“Ciò che neghi, ti sottomette, ciò che accetti, ti trasforma.”  C.G. Jung

Negare ciò che è. Chi non lo ha mai fatto?

È qualcosa che ci viene mostrato fin da piccolissimi. Negare è la via di fuga per eccellenza. Se non penso a quella cosa, se non la dico, quella cosa non esiste, non mi farà soffrire.

Purtroppo, non funziona così.

Con il trascorre del tempo e con tanta esperienza ho capito che se mi permetto di esprimere un malessere, un dubbio, un’emozione da me giudicata negativa, successivamente mi sento più leggera e l’evento che mi impensierisce ne esce notevolmente ridimensionato.

Questo perché? Perché nel momento in cui verbalizziamo a noi stessi come ci sentiamo di fronte ad una determinata situazione, persona, emozione stiamo accendendo una luce su ciò che sembrava essere buio, grande e pauroso.

…E se poi mi rendo conto di aver cambiato idea su quella cosa o su qualcuno?

…E se mi rendo conto di aver intrapreso una strada che non mi corrisponde più?

…Come faccio a tornare indietro? Non posso…

Non vogliamo ammettere molte cose perché abbiamo paura di dover trovare immediatamente una risposta, una soluzione. In realtà la cosa più importante da fare è porsi le giuste domande e stare con loro. Stiamo con le nostre domande aperte.

Come mi fa stare questa domanda? Cosa provoca in me? Proviamo ad osservarci nelle nostre domande, proviamo a sentire il nostro corpo. Cosa ci sta dicendo? C’è qualcosa che non stiamo capendo, che non stiamo ascoltando?

Iniziando a guardare in modo sano ciò che ci abita e ci capita ci renderemo conto di quanta energia possiamo liberare. Energia che possiamo utilizzare in altro e direzionare verso i nostri obiettivi. Osservando ciò che c’è in quel momento inneschiamo un processo fluido e naturale di trasformazione; quindi, non saremo più le vittime di ciò che ci sottomette ma gli attori consapevoli della nostra esistenza.

Non è facile ma si può imparare. Possiamo farlo insieme a qualcuno che ci mostri i nostri meccanismi di fuga e le risorse da adottare per iniziare a osservare la nostra vita da nuovi punti vista aprendo nuove prospettive.

Noi siamo in grado di trasformare ogni cosa, dobbiamo solo diventare consapevoli di poterlo fare.

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